venerdì 4 maggio 2012

Il mio parrucchiere.

Un annetto fa, mese più mese meno, rientravo dal Sudafrica pensando che tornare in Italia sarebbe stata la cosa più giusta da fare. Avevo allora un bimbo di poco più di un anno e un altro in arrivo ma soprattutto avevo molta nausea e gli ormoni impazziti. E quando gli ormoni impazziscono non bisogna prendere decisioni, lo dice anche il mio parrucchiere "Una dona incinta no deve prendere decisionni" (è venezuelano). Parole sante, perchè mai come in questo caso, mi sono pentita così tanto di una scelta. Tutto quello che mi aspettavo di trovare e fare al rientro in Italia, non l'ho trovato e non l'ho fatto, trovando invece il peggio anzi, per non vederla proprio nera, diciamo che non ho trovato il meglio. Insomma mi è ripresa la "solita" voglia di scappare perchè in cuor mio so che il futuro non può essre qui: in un paese e in una città che no offrono più molto, dove sono tutti arrabbiati, dove si lamentano tutti, dove tutti devono dirti quello che devi fare e dove tutti, nonostante le lamentele, ce l'hanno più grande, più bello e più intelligente di te (cosa? Tutto). Quella dove vivo, fino a 15 anni fa, era una bella città, ora è un concentrato di maleducazione, auto, motorini, sfilate di moda a tutte le ore del giorno e della notte, anche dal fruttivendolo, il che dà l'idea di quali siano le cose ritenute importanti. Sono una persona fortunata perchè ho avuto la possibilità di viaggiare e vivere all'estero da quando ero piccola ma allo stesso tempo questa fortuna mi limita nel saper imparare ad apprezzare quello che ho o nell'imparare a vedere del buono anche in mezzo a tanta cacca. Rivelazione di questo rientro in Italia è stata la riscoperta di un'amica, di quelle che senti e vedi poco, di quelle con le quali ti sei anche parecchio arrabbiata ma che non manca mai di dimostrarti la sua disponibilità e simpatia. Se dovessimo andarcene mi mancherà e mi mancheranno i miei naturalmente. Gli altri non so davvero. Ah e mi mancherà molto il mio parrucchiere, perchè i parrucchieri sono una fonte inesauribile di perle di saggezza...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Quant'è vero.
Eravamo poeti e navigatori e "siamo" diventati cafoni e illitterati.
E dico "siamo" perché ormai, anche noi che ci schifiamo ma tolleriamo, in qualche modo rendiamo possibile questo processo di merdizzazione socio-culturale.
Bisognerebbe prendere a pizze in faccia tutte ste ragazzine che ciancicano a bocca aperta, sti 30enni coi ginz bianchi e la faccia di chi ha capito tutto della vita (entro e non oltre il raggio di 20 km da casa), ma ho un lavoro (precario) da mantenermi e una vita da migliorare.

Inoltre, se qualcuno ha un buon parrucchiere a Milano che non mi chieda l'asportazione di uno degli organi vitali, vi prego, faccia un'opera buona e me lo consigli.

Cordiali salumi

Lafrangia

ilpikkio ha detto...

Cara Frangia: quanto tempo!
Sappi che nel frattempo il mio parrucchiere si è licenziato: se dovesse venire a Milano te lo faccio sapere, organo più organo meno.
bisous