martedì 3 agosto 2010

Dicono che sono magro, penso potrei fare di meglio

Un anno e due giorni fa tornavo in Italia dopo poco più di tre mesi trascorsi in Gabon, con parentesi in Camerun, Ghana e Sudafrica. Tornavo con una grossa valigia, molta nausea e 10 kg in meno. Mia maTre all'aeroporto quasi si mette a piangere perchè, secondo lei, ero più simile a un fantasma che a una persona degna di tale appellativo, ma le madri, si sa, tendono ad esagerare.
Causa della perdita dei 10 kg sono stati: un lungo e tormentato inverno di cui non sto qui a scrivere e la dieta forzata alla quale vieni sottoposto in alcuni paesi dell'Africa dove mangi pesce, riso, avocado, ananas, alternati a pesce, riso, avocado e ananas.
Questo è stato un bene soprattutto per la gravidanza, perchè il mio ginecologo, detto anche Bin Laden, non mi ha MAI pesata. Dopo il parto ero tornata in ottima forma e mi ero ripromessa di mantenerla tale. Certo non avevo fatto i conti col Sudafrica dove si mangia benissimo: chi mi conosce sa che sono una buona forchetta e anche un "buon bicchiere" (anche due, grazie). Insomma qui è tutto talmente fresco, le materie prime intendo, che anche il sandwich di Pick'n Pay è sopra la media. Di cibo ne parlerò più avanti magari, perchè vorrei utilizzare questo post per fare un brindisi ai vini sudafricani, a mio modesto avvisto, ottimi. Per ora ho provato solo i bianchi ma non vedo l'ora di provare i rossi: mi dicono dalla regia che il pinotage è la varietà d'uva più caratteristica della regione del Capo, un incrocio tra il Pinot Noir e il Cinsault.
Uno dei miei preferiti per il momento è il Fat Bastard (bianco) che sono certa non essere tra i migliori ma come fare a non comprare un vino che si chiama così?
Oh, sia chiaro, io non sono una che se ne intende di vini: so giusto distinguere uno buono da uno cattivo, so dirvi se sa di tappo, so identificare un vino giovane ma questo è tutto. Sono una, per intenderci, che quando al ristorante è il momento della pantomima, quando cioè il cameriere ti mostra la bottiglia e ti fa assaggiare il vino, fa finta di cercare qualcosa nella borsa, come si faceva a scuola al momento dell'interrogazione(si fa ancora NdProf).
Quello che so è che il Sudafrica è una terra ancora giovane per quanto riguarda la produzione di vino ma il mercato sta crescendo. Io ho la fortuna di vivere vicino Costantia una delle strade del vino insieme Stellembosh, Franschhoek, Paarl, ecc. Qualche sabato fa sono stata qui
Sono una che ama stare in compagnia e si sa: chi non beve in compagnia....ma soprattutto chi non beve, ha qualcosa da nascondere.
Salute!

2 commenti:

Demonio Pellegrino ha detto...

brutto posto, eh?

ilpikkio ha detto...

E' stato un sacrificio...
Noi per l'esattezza siamo stati alla tasting room di Noordhoek.
Uno dei proprietari o tenutari credo viva dove abitiamo noi. Dobbiamo assolutamente farcelo amico.